sabato 19 aprile 2014

I sostegni






E' tempo di pensare ai pomodori, ai cetrioli e ai fagiolini.

Ci occorrono delle strutture di sostegno alle quali legare le piante; le realizzeremo con delle semplici canne sarde.

Iniziamo dal bancale nel quale, raccolti i ravanelli e la rucola, sono rimasti solo i piselli e l'aglio.

Tra i piselli, pianteremo i pomodori che attualmente stanno crescendo nel semenzario.



Il nostro bancale con le piante di pisello adagiate sul terreno, mostra anche la necessità di una profonda ripulita dalle erbacce che iniziano a mostrare l'ambizione di divenire infestanti.







Abbiamo annodato  le canne  tra loro con il tipico nodo degli scout.

Una volta completata la struttura, abbiamo legato con della rafia le piante di pisello. Tutto risulta più ordinato e pulito, pronto per la messa a dimora dei pomodori ...




Per quanto riguarda il raccolto,


oltre alla ormai sempre presente rucola, oggi è giornata di primi nuovi assaggi ...










le favette, 


e i piselli, oggi sosterranno il test qualità!





Per gli spinaci dobbiamo ancora aspettare un pochino, ma già promettono bene!


sabato 5 aprile 2014

Il brutto anatroccolo della favetta è un fagiolino ...

Ebbene si, le nostre favette tardive cominciano a prendere forma. In questo momento sembrano più dei fagiolini, ma presto mostreranno tutta la loro grandezza!







Nel bancale accanto, abbiamo invece i piselli che ci danno soddisfazione...
 

Due nuovi cassettoni sono all'alba del ciclo di produzione.


 






In questo abbiamo seminato piselli, rucola, spinaci, bietola, ravanelli, peperoni e prezzemolo












In questo abbiamo seminato girasoli e fagiolini, abbiamo piantato sedano, cetrioli, melanzane e lattuga.
Il progetto prevede che i girasoli facciano da sostegno per l'arrampicata dei fagiolini.








Non è però tutto piantine fiori e ortaggi ....




Hanno fatto la comparsa anche tanti animaletti, e tra i tanti, abbiamo prestato la nostra attenzione agli afidi che hanno deciso di colonizzare le tenere cime delle piante delle nostre favette.

Abbiamo destinato loro una bella spruzzata di macerato di ortica (puzzolentissimo). Siamo certi che non abbiano gradito.

Lo preferiamo al ben più efficace sapone di marsiglia per la sua eco-naturalezza; inoltre sono presenti anche tante coccinelle che banchettano tra gli afidi e amano l'ortica. Il sapone di marsiglia avrebbe tristemente eliminato anche le coccinelle.

Quanto alla preparazione del macerato d'ortica, abbiamo fatto riferimento alla ricetta di  greenme:

http://www.greenme.it/spazi-verdi/radici/1179-macerato-ortica-orto
Come preparare il macerato di ortica
1 litro d'acqua
1 kg di ortiche fresche o 200 gr di ortiche essiccate
Per la preparazione del macerato di ortica potrete utilizzare dell'acqua piovana, in sostituzione dell'acqua di rubinetto. Versate le ortiche e l'acqua in un recipiente non metallico. E' possibile avvolgere le ortiche in una garza traspirante, oppure in un telo o sacco di iuta, prima di immergerle nell'acqua. In questo modo sarò più facile filtrare il macerato quando sarà pronto. Durante la macerazione, il recipiente deve rimanere senza coperchio. Copritelo semplicemente con una retina per evitare l'introduzione di insetti o sporcizia e per permettere il passaggio dell'aria. Posizionate in un luogo tiepido, all'aperto, lontano dal sole diretto. Il macerato può sprigionare un odore piuttosto forte, perciò si consiglia di non riporlo in ambienti chiusi durante la preparazione.
Tempi di riposo
E' importante tenere conto dei tempi di riposo del macerato. Il macerato è maturo dopo 15 giorni. Trascorso questo periodo, potrà essere utilizzato sul terreno per stimolare la crescita delle piante e come fertilizzante. In questo caso, dovrete diluire il macerato di ortica in 10 o 20 parti d'acqua. Ad esempio; 1 litro di macerato per 10 o 20 litri d'acqua. Se il problema delle vostre piante sono gli afidi o i ragnetti rossi, potrete prelevare una parte del macerato, da spruzzare puro sulle piante, già dopo 12 ore. Potrete anche versare piccole quantità del macerato diluito sul compost, per accelerarne la maturazione. 
Conservare il macerato di ortica
Dopo aver filtrato il macerato con un colino molto fine, dovrete trasferirlo in un bidone o in una bottiglia. I contenitori devono essere mantenuti chiusi. Per agevolare la conservazione e per bloccare la fermentazione è necessario aggiungere al macerato un po' di aceto, in una quantità pari al 2-4% rispetto alla quantità del liquido a disposizione. Potrete conservare il macerato di ortica fino a 1 anno e mezzo.