domenica 16 novembre 2014

Giro di boa

Il 6 dicembre, pubblicavamo il nostro primo post su questo blog, con la foto del terreno che avrebbe "subito" le nostre sperimentazioni. Il 29 dicembre, dopo la realizzazione dei primi cassettoni, seminavamo le favette coscienti di essere in estremo ritardo rispetto al periodo di semina consigliato. Dopo 14 giorni, pubblicavamo con entusiasmo, le foto con i primi germogli.

... Dopo quasi un anno, la scorsa settimana abbiamo seminato le favette, nuovo giro nuova corsa!  La fava è una coltura che trattiamo un po' in disparte rispetto al nostro metodo sinergico. A parte la bontà del prodotto finito, è una pianta che alimenta il terreno fissando l'azoto; utilizziamo pertanto questa coltura in maniera anche rudimentale, per concimare il terreno prima che venga utilizzato per le altre colture. 

La scorsa settimana abbiamo terminato di arare con la nostra piccola motozappa, una porzione di terreno alla sinistra dei cassettoni affianco al filare di rosmarino. Abbiamo inoltre realizzato dei cumuli per tenere ben distinte le aree di semina da quelle di camminamento. Infine abbiamo seminato due tipologie di fave. La zona interessata al termine della mattinata si presentava così, con dei bei cumuli non proprio perfettamente allineati, non è colpa nostra, ... la vanga era storta .... :-)



Questa mattina, è scattato il delirio! avevamo ancora dei semi disponibili, abbiamo quindi deciso di preparare una porzione di terreno anche di fronte ai cassettoni, filare dopo filare, abbiamo seminato a più non posso. Incominciamo ad avere terrore di noi stessi!



E' stato faticoso, ma indubbiamente divertente.



Nella foto qui sopra fanno bella mostra i nostri cassettoni sinergici. In uno di essi, abbiamo ancora lasciato alcune piante di melanzana che hanno deciso di sfidare l'autunno, e vista la dimensione di alcune ultime produzioni, vien da pensare che siano ben decise! ecco la foto di una nostra super melanzana, pare un melone!






















L'orto fa anche tante cose senza di noi, eccone un esempio:

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